“La maggior parte dei problemi del mondo sono dovuti a questioni di grammatica“
Forse un po’ eccessivo il filosofo Michel de Montaigne, che addirittura indica gli errori grammaticali come i responsabili di molti problemi del mondo. Ma ci saranno diversi copywriter, quelli di vecchia scuola soprattutto, che staranno annuendo compiaciuti nel leggere la citazione.
Di certo non è l’unico tra i personaggi illustri a esprimere un pensiero così forte, basti pensare che Fernando Pessoa attribuisce la fortuna di un popolo allo stato della sua grammatica.
Se poi entriamo nel merito della punteggiatura, la questione si fa ancora più spinosa. Perché si sa, i congiuntivi sbagliati o l’omissione di una h o di un apostrofo scandalizzano ancora – fortunatamente diremmo noi – i più. Ma una virgola o, ancor più, un punto e virgola? Che sarà mai. In un’epoca in cui, nelle conversazioni su Whatsapp, si leggono sempre più frequentemente righe di testo senza un segno di interpunzione – domande senza punto interrogativo, frasi di senso compiuto senza un punto a dividerle – davvero possiamo pensare che la punteggiatura abbia ancora tutta questa importanza?
Senza andare a scomodare Paul Watzlawick e uno dei suoi assiomi della comunicazione, basterebbe cercare in rete per trovare innumerevoli esempi di come, anche una banalissima virgola possa cambiare, se non addirittura stravolgere, il significato di una frase.
Giornata difficile da dimenticare.
Giornata difficile, da dimenticare.
Così, giusto per fare un esempio.
Abbiamo divagato, ma ci piace contestualizzare. E ora che abbiamo ricordato quanto sia essenziale saper utilizzare correttamente anche la punteggiatura, di cui molti pare abbiano dimenticato l’esistenza, torniamo al topic di questo articolo: gli errori grammaticali incidono sulla SEO?
Già leggendo il titolo di questo paragrafo la risposta alla domanda sopra dovrebbe essere scontata. In realtà, fino a qualche anno fa, gli esperti non erano tutti unanimi nel pensare che gli errori grammaticali potessero influenzare negativamente la SEO e, di conseguenza, il posizionamento di un sito web nella Serp di Google. A dissipare ogni dubbio è stato John Mueller, Search Advocate di Google, dichiarando che ortografia e grammatica hanno un peso nel ranking delle pagine.
Questo ha a che fare non solo con la comprensibilità di un testo, ma anche con la qualità del contenuto, che a oggi è uno dei fattori più importanti per il successo di un sito web. Tra i vari elementi che influenzano la SEO, infatti, sappiamo bene ormai che testi ben scritti e topic ben argomentati piacciono a Google, quindi va da sé che gli errori grammaticali possono avere un impatto notevolmente negativo in termini di posizionamento.
Vediamo nel dettaglio i motivi per cui scrivere un testo che presenta errori ortografici e grammaticali può essere penalizzante.
Il primo aspetto da considerare è l’esperienza dell’utente (UX). Un contenuto pieno di errori grammaticali può essere difficile da leggere e da comprendere, riducendo di conseguenza la soddisfazione dell’utente. Google e altri motori di ricerca danno grande importanza alla qualità dell’esperienza dell’utente. Se un utente visita un sito web e lo trova difficile da leggere per svariati motivi tra cui gli errori grammaticali, è probabile che abbandoni il sito rapidamente. Questo comportamento può aumentare la frequenza di rimbalzo (bounce rate), un segnale negativo per Google, che può portare a un peggioramento del posizionamento nei risultati di ricerca.
Inoltre, un sito web con contenuti pieni di errori grammaticali può perdere credibilità agli occhi degli utenti. Immaginate un blog informativo che presenta numerose inesattezze e strafalcioni: chi sta cercando informazioni e le trova scritte male, quale opinione potrà farsi dell’autore e, di conseguenza dell’intero sito? La fiducia è un fattore chiave per il successo online, e un testo mal scritto può far dubitare della professionalità dell’azienda o del brand, portando gli utenti a cercare informazioni altrove. I motori di ricerca tengono conto di questi segnali, e la mancanza di trust da parte degli utenti può tradursi in un ranking inferiore.
I motori di ricerca come Google utilizzano algoritmi avanzati per analizzare e comprendere il contenuto delle pagine web. Sebbene gli algoritmi siano molto sofisticati, gli errori grammaticali possono rendere difficile l’interpretazione corretta del contenuto. Una grammatica scorretta può portare a malintesi sul significato del testo, influenzando negativamente la capacità dei motori di ricerca di identificare correttamente le parole chiave e il contesto del contenuto. Questo può causare una riduzione della pertinenza del sito per determinate query di ricerca e, di conseguenza, un peggioramento del posizionamento.
Linkereste mai un contenuto scritto male e pieno di strafalcioni al vostro sito? La risposta è alquanto ovvia. Il link building, ossia l’acquisizione di link in entrata da altri siti web, è un aspetto cruciale della SEO offsite e chiaramente i contenuti ben scritti e privi di errori grammaticali sono più propensi a essere condivisi e citati da altri siti web. Al contrario, se il contenuto è pieno di errori, è meno probabile che venga considerato degno di condivisione o di collegamento. Questo può ridurre significativamente le opportunità di ottenere link di qualità, che sono fondamentali per migliorare l’autorità del dominio e il posizionamento nei motori di ricerca.
Evitare gli errori grammaticali si può. Partiamo da alcune considerazioni. La grammatica italiana è complessa e alcune regole cambiano nel tempo. Come tutte le lingue vive, anche la nostra subisce mutazioni che non sempre si conoscono. Inoltre le nuove generazioni mostrano sempre più lacune dal punto di vista sintattico, ortografico e grammaticale. Senza entrare nel merito dei motivi di questo impoverimento generale – anche se certamente le nuove tecnologie e i nuovi mezzi di comunicazione hanno notevolmente contribuito – quello che è sotto gli occhi di tutti è che lo scrivere bene è sempre più prerogativa di pochi.
Ciò detto per evitare che gli errori grammaticali danneggino la SEO, è possibile adottare alcuni accorgimenti:
E’ banale, lo sappiamo, ma è bene ricordarlo. Prima di pubblicare qualsiasi contenuto, assicuratevi di rileggerlo attentamente o di farlo rileggere da un’altra persona per individuare e correggere eventuali errori. Un suggerimento da copy: leggere al contrario, partendo dall’ultima parola e risalendo nel testo. Questo fa sì che il testo perda di significato e che quindi le parole vengano lette con maggiore attenzione.
Esistono numerosi strumenti online, come il controllo ortografico integrato in molti editor di testo, che possono aiutarvi a identificare e correggere gli errori grammaticali. Tra tutti consigliamo Language Tool un’estensione Chrome che è un correttore multilingue di grammatica, stile e ortografia.
Se la scrittura non è il vostro forte, considerate l’idea di affidarvi a un copywriter professionista o un editor per assicurarvi che i vostri contenuti siano impeccabili.
Se avete dubbi o incertezze sulla qualità dei vostri testi, contattateci per una consulenza e vi daremo i consigli giusti per creare i contenuti più adatti al vostro progetto.